Associazione Orafa Lombarda

Associazione Orafa Lombarda

E’ con orgoglio, che Domus Aurea annuncia di essere stata ammessa da Gennaio 2010 nella prestigiosa “ASSOCIAZIONE ORAFA LOMBARDA”.

Questo è il risultato di anni di impegno e sacrifici alla ricerca del continuo miglioramento.

Le Perle

Le Perle

La differenza di forma e di grandezza, può avere una grande influenza nel prezzo dei gioielli di perle coltivate. Esistono due categorie di perle: le perle di acqua dolce e le perle di acqua salata che a loro volta si suddividono nelle Akoya, le perle Tahiti e le costosissime e rare perle South Sea.

 

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Perle Di Acqua Dolce

Sicuramente le perle di acqua dolce (perle di fiume)sono la via più economica per creare dei gioielli con perle coltivate. Possono avere un lustro e una grandezza illimitata (da 2 mm a 8 mm) e pure il loro colore e forma hanno una varietà  senza fine. Le perle di fiume sono quasi tutte formate da madreperla (95-98%) e questo fattore le rende molto resistenti

 

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Perle South Sea

Le perle South Sea al platino sono le perle più costose e rare nel mercato. Il colore varia dal bianco, crema, giallo oro fino ad arrivare poi all’argento. Le più rare però restano quelle di colore oro. Ricordiamo inoltre che queste perle, a differenza delle altre, hanno dimensioni molto grandi(9-17 mm).

 

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Perle Akoya

Le collane di perle Akoya sono le più comuni e poiché questo tipo di perla passa molto meno tempo nel mare rispetto alle perle dei mari del sud, lo strato madreperlaceo esistente intorno ai nuclei è più sottile.

 

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Perle Tahiti

Queste bellissime Perle nere nascono dall’ostrica d’acqua salata P. margaritifera (nome scientifico). Una tipica Perla di Tahiti mostra avere almeno 2mm di madreperla tutt’intorno, ed è proprio quella che le dona un radiante lustro per creare poi delle luminosi gioielli

Classificazione degli orologi in base alla resistenza dell’acqua

Classificazione degli orologi in base alla resistenza dell’acqua

WR
Orologio resitente all’acqua 3 bar (30 mt.)
Resistenza alla’acqua per l’uso quotidiano: può essere usato in situazioni in cui viene esposto a schizzi d’acqua e nessuna pressione dell’acqua viene esercitata sullo stesso.
Precauzioni per l’uso: non può essere usato in situazioni in cui l’orologio debba subire la pressione dell’acqua.

WR 50
Orologio resistente all’acqua 5 bar (50 mt.)
Resistenza rinforzata all’acqua: può essere usato per nuotare e per lavori in cui l’orologio possa essere sottoposto ad una limitata pressione dell’acqua.
Precauzioni per l’uso: Non può essere usata per sport acquatici, immersioni in apnea ecc.

WR 100

Orologio resistente all’acqua 10 bar (100 mt.)
Impermeabile all’acqua per l’uso quotidiano: può essere usato anche per sport acquatici e immersioni in apnea.
Precauzioni per l’uso: non può essere usato per le immersioni con le bombole.

WR 200 o Diver’s 200
Orologio resistente all’acqua 20 bar (200 mt.)
Resistente all’acqua per immersioni: orologio subacqueo resistente anche alla pressione dell’acqua. L’indicazione “Diver’s 200” certifica l’idoneità  dell’orologio ad essere impiegato come strumento d’ausilio nelle immersioni con bombole, sportive e professionali.
Precauzioni per l’uso : Non può essere usato per immersioni a profondità  di saturazione.

Diver’s 300, Diver’s 800, Diver’s 1000
Orologio resistente all’acqua 30 bar e più (300 mt. e oltre)
Resistenza all’acqua che rende idoneo l’orologio a tutte le attività  e condizioni di immersione.
Orologio resistente a pressioni superiori a 20 bar e idoneo immersioni professionali a profondità  di saturazione.

I consigli dell’orafo

I consigli dell’orafo

COME AVERE CURA DEI VOSTRI GIOIELLI
I gioielli e soprattutto le pietre preziose hanno bisogno di attenzioni per mantenere al meglio la loro brillantezza. Una pietra pulita soprattutto un diamante, non solo riflette la meglio la luce, ma sembra anche più grande di una gemma “offuscata” dal contatto con la pelle, saponi, cosmetici, e unto da cucina. I gioielli dovrebbero essere puliti almeno una volta al mese.

IL BAGNO DETERGENTE
Preparate in un piccolo recipiente acqua insaponata con un po’ di liquido detergente delicato. Immergete il gioiello e mettete il tutto sul fuoco a riscaldare (ma senza portare a ebollizione). Lasciate raffreddare l’acqua, pulite delicatamente con uno spazzolino da denti il gioiello immerso nell’acqua. Appoggiatelo quindi su un colino e risciacquatelo con acqua corrente tiepida, quindi asciugate accuratamente.

L’IMMERSIONE IN ACQUA FREDDA
Preparate una soluzione con metà acqua e metà ammoniaca in una tazza. Immergetevi il gioiello per 30 minuti. Toglietelo e strofinate leggermente tutt’intorno alla montatura con uno spazzolino. Immergetelo nella soluzione un’altra volta e lasciatelo asciugare su carta. Non è necessario risciacquare.

Non lasciate che i gioielli vengano a contatto con candeggianti al cloro mentre fate i lavori domestici. Non accade nulla alla pietra ma il cloro potrebbe intaccare o scolorire la montatura. Attenzione al mercurio dei termometri, nel caso di un contatto fortuito, portate immediatamente l’oggetto dal vostro gioielliere di fiducia.

Non indossate gioielli e soprattutto diamanti mentre eseguite lavori pesanti. Anche se il diamante è durissimo, può venir danneggiato da un colpo troppo forte sulla direzione di sfaldatura.

Non tenete i gioielli con diamanti alla rinfusa in un normale cofanetto portagioie. I diamanti infatti possono scalfirsi l’un l’altro o scalfire altri gioielli.

La storia del gioiello

Da sempre l’uomo si è ornato con monili spesso costruiti con materiali semplici e poveri, mentre l’uso dell’oro, come metallo prezioso, è fatto risalire al 2500 a.C. con il ritrovamento in Mesopotamia di rudimentali gioielli in oro. Tuttavia nello stesso periodo, anche in india troviamo fiorenti civiltà  che iniziano ad adornarsi con pettorali in oro, perchè le religioni idolatriche attribuivano a questi gioielli valore di forza e ricchezza. In Europa i primi popoli ad utilizzare l’oro sono gli Etruschi che insieme ai Greci, loro intermediari commerciali con il mondo mediorientale, creano un’interessante scuola orafa che ancor oggi influenza notevolmente alcuni stili di gioielleria.

Dopo la caduta dell’impero Romano e fino al Medio Evo, la tradizione orafa rimane attiva solo in alcuni conventi cristiani e ritroverà  forma e splendore durante il periodo rinascimentale, culmine dell’espressione artistica del 1400 grazie all’opera d’alcune importanti famiglie tra cui i Medici.

La nuova industria orafa

La rivoluzione francese e quella industriale dell’Ottocento portano in Europa un benessere generale, dando al gioiello un periodo di massimo fulgore ed espansione. Nella società  si formano nuovi ceti borghesi e il gioiello diventa il vestito importante per questi nuovi gruppi sociali che vedono nel gioiello un’affermazione dello status sociale. Gli artigiani orafi francesi e inglesi sviluppano nuove tecniche per una vasta produzione di orecchini e spille utilizzando piccole presse a pedale, abbassando i costi di produzione rendono più accessibile l’acquisto dei gioielli alle persone. Verso la fine del 1800, in Italia, cominciano a svilupparsi piccole aziende che si trasformano da artigiani orafi in produttori qualificati.
Ai giorni nostri la maggior parte dei gioielli prodotti nel mondo, sono realizzati in Italia, che mantiene elevati standard qualitativi, riprendendo le migliori tradizioni orafe rinascimentali. L’industria e l’artigianato italiano vantano vari primati nell’arte orafa:dal design alla produzione fino all’esportazione. La tradizione e la professionalità  di quest’arte antica, ha dato al nostro paese il primato d’acquisto di gioielli in oro.