Alcuni semplici metodi per riconoscere l’oro placcato

Può capitare, specialmente nel caso di inesperienza nel settore, di confondere oggetti completamente d’oro con oggetti invece solamente placcati d’oro, con conseguenti errori di valutazione. Sono purtroppo molto frequenti truffe ai danni dei meno accorti, i quali comprano oggetti di oro placcato convinti di comprare oro.
Il costo dell’oro e dell’oro placcato sono di fatto molto differenti. Ecco alcuni semplici metodi per riconoscere l’oro placcato.

Il controllo del punzone

Con una lente di ingrandimento è possibile effettuare il controllo dei punzoni: un codice alfanumerico inciso sull’oggetto (il quale specifica l’azienda produttrice) e la caratura espressa in millesimi. Se sono riportate invece incisioni come “18K” o “14K” non si tratta certamente di oggetti in oro ma potrebbe invece trattarsi di falsi o oggetti solamente placcati d’oro. Il punzone viene apposto sugli oggetti di gioielleria per garantirne il contenuto minimo di metallo prezioso ( sia esso oro, argento, platino o palladio ).
Esistono in realtà 2 distinti punzoni (marchiature) che debbono essere obbligatoriamente apposti in ciascun gioiello: 

Il punzone identificativo del fabbricante o dell’ importatore, (troverete un numero seguito dalla sigla della provincia dove ha sede la ditta). Il punzone identificativo del titolo della lega. L’articolo 14 del D.Lgs. 22.5.1999, n. 251, obbliga chiunque voglia vendere platino, palladio, oro e argento in lingotti, verghe, laminati, profilati e semilavorati in genere ovvero voglia fabbricare od importare oggetti contenenti tali metalli è tenuto a richiedere alla Camera di Commercio della propria provincia di appartenenza la concessione del marchio d’identificazione per metalli preziosi e quindi ad iscriversi nel registro degli assegnatari dei marchi di identificazione tenuto dalla medesima Camera di Commercio. Gli oggetti in metallo prezioso (platino, palladio, oro ed argento) devono essere obbligatoriamente marcati con il suddetto marchio e con il titolo della lega espresso in millesimi.
Oggetti prodotti all’estero ed importati in Italia devono comunque avere l’indicazione in millesimi, il punzone  Kt (karati) in Italia non è riconosciuto valido quindi non vendibile al pubblico. 
In Italia sono legali i seguenti titoli in millesimi:

PLATINO in millesimi: 950 – 900 – 850 

PALLADIO in millesimi: 950 – 500 

ORO in millesimi: 750 – 585 – 375 (rispettivamente oro18-14-9 carati)

ARGENTO in millesimi: 925 – 800 

Il metodo della calamita

Un secondo metodo per poter riconoscere l’oro placcato è il metodo della calamita: se l’oggetto preso in esame viene attratto dalla calamita si tratta certamente di metallo non nobile rivestito, ovvero di oro placcato. Se invece l’oggetto è completamente d’oro, le attrazioni esercitate dal magnete non avranno presa.
Anche nel caso di argento placcato, questo non sarà attratto dal magnete.

Il metodo della pietra

Per questo metodo sarà fondamentale munirsi di una pietra in ceramica non vetrificata, facilmente reperibile. Successivamente si prenderà l’oggetto che, sfregato energicamente sulla mattonella, provocherà la formazione di strisce scure. Queste strisce a loro volta, a contatto con un solvente di acido nitrico al 60%, scompariranno nel caso di falsi o oggetti placcati mentre rimarranno nel casi di oggetti d’oro massiccio.

Il test del colore

Infine, un ultimo metodo utile per distinguere oggetti d’oro e oggetti di oro placcato, è il test del colore. Osservando infatti l’oggetto da analizzare si noterà immediatamente nel caso di oggetto falso o placcato un colore sbiadito o alterato nelle zone laterali, ovvero quelle maggiormente esposte all’attrito. Nel caso invece di oggetti di oro massiccio il colore non subirà modifiche o alterazioni, neppure dopo anni di utilizzo.